Nello scorso week end Roma e Firenze sono state al centro di due importanti momenti politici. “Orgoglio italiano” manifestazione di piazza salviniana prima e del centro destra unito poi e la “Leopolda10” manifestazione di bottega renziana che ha lanciato il nuovo partito Italia Viva.
Mentre a Roma Salvini abbracciava fisicamente Silvio Berlusconi – quasi a dirgli “non posso fare a meno di te” – , a Firenze Renzi abbracciava idealmente il “berlusconismo” e il suo modello liberale degli ultimi 25 anni, quasi a dirgli “voglio continuare quello che hai fatto te”. Il dato? Da qualsiasi parte la si guardi la costante è una: Silvio Berlusconi.
Ancora al centro della scena politica. E’ ancora il leader a cui guardare, l’uomo che ha reinventato la politica in questo paese, il padre nobile che ora tutti tentano di accaparrarsi, colui che determinerà ancora lo scacchiere politico italiano. Si, perché al netto delle partecipazioni o meno alla manifestazione romana, a dispetto dei rumors di avvicinamento di qualche colonnello più moderato a Renzi, al contrario di quello che raccontano i sondaggi, Forza Italia c’è e unita attorno a Berlusconi riprende la scena e il ruolo che merita. Perché da ovunque la si guardi, quel contenitore popolare (liberal-conservatore) è fulcro di un qualsiasi sviluppo politico, a destra dove rappresenta il centro, o al centro dove rappresenterebbe la destra, ecco perché fanno bene i due Mattei ad essere così “premurosi” con Silvio Berlusconi e di conseguenza con i suoi milioni di elettori. Perché, è inutile dannarsi, al centro c’è sempre Lui!